Quando atterro a Zurigo mi trovo in un mondo che mi sembra incredibile! I bus possiedono orario e mappa e non bisogna mettersi in mezzo alla strada e fischiare per farli fermare. In più (cosa che all'inizio mi ha quasi fatto ridere) nel bus c'è addirittura uno schermo digitale che indica il nome della prossima fermata (ahha! Incredibile!). Le strade sono pulitissime, molto di più di alcuni posti dove ho dormito in Mexico. Quando si fa una doccia non bisogna aspettare una mezz'ora prima che l'acqua diventi calda e ce n'è quanta se ne vuole. Dopo mesi di deserti, sierre e giungla il bosco dietro a casa mia sembra un paesaggio esotico...
Conclusioni: Certo che tre mesi sono tanti e di cose ne ho viste. Per fortuna c'è questo blog altrimenti non saprei neanche da che parte cominciare a raccontare. Ringrazio la mia famiglia per avermi pagato l'aereo, tutti gli amici messicani che mi hanno ospitato (Vanessa, Enrique, Jorque, Asael, Hanna, Emilio e le loro famiglie), i miei compagni di viaggio e di avventure (Filippo, Yuha, Emilio, Jarry, Francesco alias "Pinche Guero", il "Pinche negro", il "Pinche Chino", la coppia di spagnoli che non ricordo piu il nome, Filipe, Fabio, John e Dennis), il team ticinese-messicano (Nadia e mio fratello Bruno) e tutte le persone che mi hanno aiutato in questo viaggio. Ringrazio inoltre tutti gli amici che hanno scritto su questo blog o che mi hanno scritto durante il viaggio. Tutti i vostri messaggi sono stati una motivazione ad andare avanti in momenti che mi chiedevo "Ma che cosa a ga fo chi..?", "Ma cosa a m'è salto in menta?". In quelle serate dove mi trovavo solo a fissare il soffitto della stanza e pensare "Eh amo?" andavo in un Iternet café leggevo i messaggi e mi ricaricavo per il viaggio. Ed infine grazie al paese messicano ed a tutte le sue genti. Viva Mexico!
Ciao e alla prossima avventura,
Martino
domenica 1 aprile 2007
giovedì 22 marzo 2007
Ultimi giorni in Messico
Da Trinitad ritorno all'Habana dovre prendo un'aereo per far ritorno a Cancun. Passo gli ultimi giorni a visitare gli amici a Mexico city e a Guanajuado. Mi fa piacere che quando ritorno a Guanajuado tutte le persone che lavorano nel bar dove andavo sempre si ricordano di me. Un po' per il fatto che non ho voglia di fotografare cose che ho già visto, un po' per il fatto che sono un po' di triste di dover tornare e un po' per il fatto che sono così lazzarone di non andare a comprare pile per la mia macchina fotografica, non faccio più nessuna foto. Passo comunque ancora dei bei momenti e partecipo anche ad una festa di paese a Guanajuado. Devo risolvere anche un problema con il bigllietto dell'aereo perchè quando cambio la data di ritorno Iberia fa' confusione con il mio nome e quello di mio fratello... il mio volo è annullato e mio fratello (che si trova in Svizzera) si trova a possedere un volo Ciudad de Mexico - Madrid!
lunedì 19 marzo 2007
Trinitad
Una spagnola conosciuta sul posto mi informa che un italiano ed un irlandese stanno cercando delle persone per dirigersi a Trinitad. Ci conosciamo alla sera ed il giorno seguente siamo in viaggio assieme. Formiamo una delle bande piu sgangherate ma pero anche piu simpatiche che si posson trovare viaggiandio... Visto che abbiamo sempre problemi a ritirare soldi e quindi non ne abbiamo mai ci capita sempre di dormire in camere per una o due persone in tre. La famiglia cubana presso la quale abitiamo ci affibia subito il nomignolo di "el bandito" (l'italiano), l'"irlandese" ed "el loco" (io). Vicino a Trinitad c'è anche una bella spiaggia, ci andiamo il secondo giorno. Conosciamo poi un cubano che ci fa visitare una chiesa afro-cubana dove religione cattolica e religione tribale africana (con magari anche qualcosa di pre-ispanico) si fondono. La Maria Vergine ha un volto moro ed inoltre sembra che sia in voga l'utilizzo di sacrifici di polli e galline. Siamo anche invitati ad una festa nella chiesa ma non ci presentiamo. Pensiamo che non sarebbe il caso di fare incazzare qualche spirito....
Riassunto del viaggio a Cuba: Cuba è proprio un posto strano. Ho avuto un po' la cattiva sensazione che i turisti sono visti un po' come "mucche da mungere". La cosa che mi ha deluso di piu è la sensazione di non poter mai stringere con un cubano un'amicizia, il cubano (a differenza di un messicano) si mostra amico pero aspetta sempre qualcosa indietro. Comunque sono stato troppo poco tempo e bisognerebbe rimanere piu tempo per capire veramente questa società. Inoltre capisco anche questa gente che, nonostante lo stato fornisca tutti beni primari (cibo, abitazione, ospedali, istruzione), deve lavorare un anno intero per pagarsi una camicia. E chiaro che la visiono del turista che arriva con vestiti alla moda, macchine fotografiche, etc. induce gelosia e voglia di possedere questi beni.
Guardando il viaggio con qualche giorno di distacco devo anche pensare di essere stato fortunato di aver potuto vedere forse uno degli ultimi stati socialisti esistenti al mondo, ed apprezzo magari di piu alcune cose che prima non avevo notato. Come per esempio il fatto che la gente è sempre contenta e sebbene abbia poco riesca comunque a divertirsi.
Riassunto del viaggio a Cuba: Cuba è proprio un posto strano. Ho avuto un po' la cattiva sensazione che i turisti sono visti un po' come "mucche da mungere". La cosa che mi ha deluso di piu è la sensazione di non poter mai stringere con un cubano un'amicizia, il cubano (a differenza di un messicano) si mostra amico pero aspetta sempre qualcosa indietro. Comunque sono stato troppo poco tempo e bisognerebbe rimanere piu tempo per capire veramente questa società. Inoltre capisco anche questa gente che, nonostante lo stato fornisca tutti beni primari (cibo, abitazione, ospedali, istruzione), deve lavorare un anno intero per pagarsi una camicia. E chiaro che la visiono del turista che arriva con vestiti alla moda, macchine fotografiche, etc. induce gelosia e voglia di possedere questi beni.
Guardando il viaggio con qualche giorno di distacco devo anche pensare di essere stato fortunato di aver potuto vedere forse uno degli ultimi stati socialisti esistenti al mondo, ed apprezzo magari di piu alcune cose che prima non avevo notato. Come per esempio il fatto che la gente è sempre contenta e sebbene abbia poco riesca comunque a divertirsi.
venerdì 16 marzo 2007
Vignales
Conosco un italiano camminando lungo il Malecon all'Habana e decidiamo di andare assieme alla cittadina di Vignales. Il posto è piccolino (circa 3000 abitanti) ma veramente bello. Attorno alla cittadina si trovano campi dove campaesinos (agicoltori) coltivano tabacco e caffé, tutt'intorno ci sono pareti di roccia con caverne e pozze. Il secondo giorno siamo invitatia da un campaesino, assieme a due canadesi che studiano all'Habana, a visitare l'abitazione dove si secca il tabacco. Il giorno seguente affittiamo delle biclette ed andiamo a fare un giro nelle montagne. Nelle montagne vivone delle persono chiamate Aquaticos che hanno la credenza di curarsi utilizzando unicamente acqua. Una signora di questa comunità ci invita a bere il caffé a casa sua (chiaramente ad ogni visita bisogna comperare qualcosa o lasciare una piccola offerta). Il paesaggio è suggestivo, con queste montagne che sembrano panettoni, e si vedono contadini lavorare la terra utilizzando buoi e aratro.
martedì 13 marzo 2007
La Habana
Partenza per Cuba! Compro un biglietto dell'aereo in internet, prendo un bus fino a Cancun, prendo un aereo e mi ritrovo all'Habana... L'inizio è abbastanza schockante visto che mi ritrovo in una delle aree piu malfamate della città. I prezzi per dormire e mangiare sono tre o quattro volte quelli mexicani. Inoltre imparo velocemente che esistono molti cubani (sono sicuro che non sono la maggioranza ma purtroppo sono quelli con cui è piu facile far conoscenza) che vivono "approffittando" dei turisti. E infatti impossibile camminare per strada senza che qualcuno ti offra tour organizzati, di comprare sigari o ti chieda semplicemente soldi. Chiaramente non per lui ma magari per comprare "un cartone di latte per il figlio" (cosa che mi hanno poi spiegato in seguito è semplicemente una scusa per rimediare denaro).
Comunque la città è una delle piu belle che abbia mai visto. A causa delle abitazioni e delle macchine ammericane anni '40 sembra di essere tornati indietro di trenta o quarant'anni. La musica è presente in qualsiasi posto e la gente è una mescla di razze differenti (europea, africana, pre-ispanica). E possibile camminare per strada e incontrare gente di qualsiasi tipo.
Comunque la città è una delle piu belle che abbia mai visto. A causa delle abitazioni e delle macchine ammericane anni '40 sembra di essere tornati indietro di trenta o quarant'anni. La musica è presente in qualsiasi posto e la gente è una mescla di razze differenti (europea, africana, pre-ispanica). E possibile camminare per strada e incontrare gente di qualsiasi tipo.
sabato 10 marzo 2007
Playa del Carmen
Filipe si ferma a Tulum io continuo il mio viaggio per Playa del Carmen. Appena arrivato capisco che questo è un'altro mondo... questo è uno dei posti piu turistici di tutto il Mexico. Il posto è pieno di turisti ed i prezzi sono tre volte i prezzi che si trovano nel resto del Mexico! Comunque il "turista medio" (un ammericano di meno di ventun anni che si trova li per bere visto che alla sua età non puo bere nel suo paese) paga e molto volte si fa anche fregare... E infatti l'unica volta in tutto il viaggio che cercano di fregarmi dandomi indietro il resto sbagliato. Comunque faccio due giorni di immersioni incredibili. Il primo giorno nel mare con tartarughe e pesci dai mille colori, il secondo in caverne (cenotes) di acqua dolce con stalagtiti e stalagmiti.
martedì 6 marzo 2007
Tulum
Ci muoviamo verso la costa ovest dello Yucatan e finiamo a Tulum. Dormiamo in delle amaghe che fissiamo all'interno di capanne sulla spiaggia. Capanna è una grande parola visto che l'abitazione consiste praticamente solo in un tetto sopra la testa. Comunque la spiaggia è incredibile (la migliore che abbia mai visto in tutta la mia vita) con la sabbia fine e bianchissima, il mare blu celestino e palme da noci di cocco. Molte volte il mattino mi alzo e faccio colazione con una noce di cocco che colgo da una pianta. A Tulum ci sono anche delle rovine che s'affaciano sul mare. Le rovine non sono belle come quelle di Chicen Itza ma sono vicine al nostro campeggio, è possibile di vederle mentre facco il bagno. Il posto è veramente tranquillo e molto buono per rilassarsi. Il tempo non è bellissimo ma va bene cosi visto che nell'unico giorno di bel tempo mi prendo una bruciata... :(. Mi fermo cinque giorni.
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